Il candidato oltre al materiale cartaceo per lo studio riceverà anche ingresso all'area formativa di scuola faunistica venatoria così avrà la possibilità di rivedere le lezioni registrate, video esplicativi per il riconoscimento, e apllicazione per esercitarsi in quiz.
Vista anche la situzione pandemica si darà la possibilità al candidato di seguire on-line le lezioni in caso lo stesso sia impossibilitato a parteciparvi, così da non perdere ore di lezione che sono obbligatorie per poter accedere all'esame!!
Ora tutto anche più semplice con l'app dedicata di scuola faunistica venatoria!!!!
Finito il corso il candidato dovrà sostenere un esame con una commissione d'esame della Regione del Veneto. Til titolo finale di cacciatore esperto al prelievo degli ungulati rilasciato dalla regione del veneto permetterà cos' di ottenere anche l'equipolenza del tittolo anche in altre regioni d'italia.
La caccia di selezione agli ungulati richiede, a chi voglia praticarla degnamente, un solido bagaglio di capacità e conoscenze. Il primo dovere dell’aspirante cacciatore è quindi quello di acquisire le nozioni e l’esperienza necessarie ad effettuare correttamente gli interventi tecnici di prelievo.
Occorre quindi perseguire una crescita culturale generalizzata dell’ambiente venatorio (attualmente caratterizzato da situazioni molto disomogenee) ottenibile anche, gradualmente, con un omogeneo e rigoroso criterio di selezione nel rilascio delle autorizzazioni ad esercitare questo genere di caccia. Sarebbe anche auspicabile che, nel primo periodo di attività venatoria del neo-abilitato (uno o due anni in funzione del numero di prelievi effettuati), questo venga accompagnato da un cacciatore di provata esperienza ed abilità.






La fauna selvatica, essendo una risorsa rinnovabile, se sfruttata razionalmente è capace di produrre una certa quantità di biomassa
prelevabile; come ogni risorsa rinnovabile, anche la fauna può essere quindi sfruttata ed utilizzata, così come si ricava legna da un bosco.
L’utilizzo venatorio (prelievo), deve tenere in considerazione innanzi tutto le capacità di recupero demografico proprie della specie e delle singole popolazioni adattando quindi la quantità di “raccolta” alle caratteristiche della risorsa; il mancato rispetto di questo principio può portare ad un ipersfruttamento, con conseguente rischio di diminuzione della risorsa stessa.
n sintesi un popolamento di ungulati selvatici rappresenta un capitale che fornisce annualmente degli interessi (Incremento Utile Annuo). Si possono perciò prelevare gli interessi mantenendo intatta la risorsa, a condizione di non intaccare il capitale.



